Cos’è la tecnologia blockchain?

Ogni giorno senti parlare di rivoluzione digitale con la blockchain, criptovalute, NTF, Metaverso, ma questa sbalorditiva trasformazione non è che agli inizi e le applicazioni e le potenzialità della blockchain sono ancora in parte tutte da esplorare, un po’ come successe ad Internet circa 40 anni fa.

Esattamente, cos’è e come funziona la Blockchain?
La blockchain è una rete informatica di nodi capace di gestire e modificare in completa sicurezza un registro pubblico composto da dati e informazioni, senza che sia necessario un controllo centrale.
Tali modifiche devono essere approvate poi dai nodi della rete che, successivamente, le convalidano.

La tecnologia blockchain si basa su un database distribuito, sistemi di criptografia algoritmica, ed internet.
Il database è formato da blocchi interconnessi tra loro, come una catena (da qui il nome blockchain) e, ogni volta che un blocco di transazione viene validato, viene immesso nella rete e diventa immodificabile.
L’impossibilità di modificare i blocchi è la caratteristica principale della tecnologia blockchain.
Il protocollo gestisce un meccanismo di consenso a copia dominante e la copia validata dalla rete è quella presente nella maggior parte dei nodi. Una qualsiasi eventuale modifica di un nodo in maniera non autorizzata dal database, viene sovrascritta dalla versione dominante della rete.

I nodi sono distribuiti nella rete in maniera democratica e decentralizzata. La validazione di un blocco in blockchain avviene nel giro di pochissimo tempo: per apportare una modifica non autorizzata un eventuale male intenzionato, dovrebbe essere in grado di corrompere migliaia di nodi in pochissimo tempo. E’ questo il modello distribuito che la rende, di fatto, immodificabile.

La blockchain permette di semplificare azioni comuni che svolgiamo in maniera analogica, come il trasferimento di denaro, pagamenti di mutui o finanziamenti, l’archiviazione di documenti importanti.

Un esempio pratico? Il bitcoin, la criptovaluta più conosciuta: ogni transazione monetaria in bitcoin è legittimata da una rete decentralizzata e non dalle banche.

La blockchain è sicura?
Di truffe online ce ne sono di tutti i tipi, la maggior parte evidenti, ma molte altre subdole e capaci di raggirare l’utente più scaltro, quindi è comprensibile avere dei dubbi sull’affidare a una tecnologia online risparmi o documenti importanti.
In realtà la blockchain è molto più sicura di quanto si pensi e, anzi, è capace di difendersi bene da attacchi esterni: è considerata inattaccabile perché distribuita tra innumerevoli nodi e la sicurezza viene garantita da diverse procedure crittografiche.
I partecipanti della blockchain necessitano di un software di accesso composto da due chiavi, una pubblica ed una privata, conservate in un “wallet”. La chiave pubblica serve per visualizzare i dati memorizzati nella blockchain o ricevere delle critptovalute, quella privata è necessaria per approvare e firmare azioni differenti (come le transazioni di denaro). 

La blockchain nelle aziende: utilizzo e vantaggi

Nonostante la blockchain sia ancora agli albori, è possibile ad oggi definire alcuni vantaggi che sicuramente possono ottenere le aziende che scelgono di avvalersi di questa tecnologia innovativa.
Tramite blockchain le imprese possono ottimizzare ed efficientare i processi aziendali, tracciare le materie prime della filiera produttiva, notarizzare marchi e brevetti, registrate documenti.
Blockchain è innovazione e l’innovazione rende le imprese maggiormente competitive sul mercato.

Avvalendosi della tecnologia blockchain, è possibile:

  • Trasformare  dati e documenti
  • Tracciare i differenti passaggi della filiera produttiva
  • Eliminare gli intermediari, dato che per effettuare una transazione non è necessaria l’approvazione o l’intervento di un organo centrale
  • Digitalizzare e innovare l’azienda rendendola maggiormente competitiva ed efficiente

Alcuni esempi di settori in cui è possibile applicare la tecnologia blockchain:
Finanza e Assicurazioni
Settore più avanzato e che per primo è stato interessato alla tecnologia blockchain.
Le banche e le compagnie assicurative hanno compreso per prime l’importanza di questa innovazione e sono sempre più numerosi i servizi che si basano appunto sulla blockchain promossi da istituti di credito e assicurativi.

Settore agrifood
Tramite blockchain è possibile garantire trasparenza e tracciabilità dei prodotti e delle materie prime, come la certificazione alimentare o la localizzazione degli alimenti, dando al consumatore tutte le informazioni necessarie a garantire la qualità degli alimenti.

Settore manifatturiero
Questo settore può sfruttare la decentralizzazione per produrre nuove tecnologie al supporto della produzione, della logistica e della supply chain delle imprese.
I dati e le informazioni memorizzate nei vari nodi, garantiscono sicurezza ed affidabilità a tutto il percorso di produzione, post produzione e distribuzione.

Sanità
Pensiamo alle cartelle cliniche e dei dati dei vari pazienti: preservarli e gestirli attraverso la blockchain, consente di condividere le informazioni mediche rapidamente e in sicurezza, dando modo ai medici di avere a disposizione la cartella clinica del paziente e di somministrargli le miglior cure nel minor tempo possibile. Al contempo, i dati dei pazienti sono protetti da privacy grazie alle modalità di autenticazione, che garantiscono una gestione dei documenti sicura, decentralizzata ed immutabile.

Settore privato
Con la blockchain si semplificano i processi aziendali, abbassare i costi, monitorare le vendite e l’andamento dell’impresa, aumentandone così l’efficienza.

Pubblica Amministrazione
L’implementazione della blockchain nella PA consente ai cittadini di avere una propria identità digitale sicura e condivisa che semplificherebbe la burocrazia e la lotta all’evasione fiscale. In più, la nuova tecnologia permette alla PA di garantire fiducia, trasparenza e sicurezza, allo scopo di ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini.

Settore artistico e musicale
In ambito tutela del diritto di autore, la blockchain attraverso gli NTF, permette a chiunque di rivendicare la paternità di un’opera (musicale, artistica, fotografica, letteraria, ecc), tramite la sua iscrizione nel registro digitale, semplificando così il processo di tutela del copyright.
Per esempio, nel caso di un’opera d’arte, con la blockchain l’autore può inserire nell’opera stessa un frammento di codice in cui sono registrate tutte le informazioni relative ad autore, descrizione, data di creazione, ecc.. In questo modo, non solo si tutela immediatamente la paternità dell’opera, ma la tutela da eventuale contraffazione e conseguente perdita di valore.

La sicurezza della blockchain


La sicurezza della blockchain è uno dei maggior argomenti di interesse per questa tecnologia emergente.
Sono in molti, infatti, a chiedersi quanto potrebbe essere sicuro archiviare documenti importanti e riservati nei nodi della catena o, in un futuro non troppo lontano, abbandonare il denaro contante per avvalersi solo di quello intangibile .
La blockchain sfrutta gli effetti combinati di una serie di tecnologie basate sulla crittografia e di un sistema di autoregolamentazione molto solido; in più, tutti i sistemi di autoregolamentazione previsti sono particolarmente sicuri perché decentralizzati.
Una volta che i blocchi di dati vengono aggiunti al database della blockchain, diventano immutabili:
un hacker, per esempio, non può modificarli per dirottare del denaro senza condurre un attacco gigantesco a livello mondiale impossibile da realizzare in pochi minuti.
I blocchi vengono verificati con meccanismi di consenso che eliminano le transazioni fraudolente e proteggono dalla pirateria informatica.
L’accesso al database è protetto da una crittografia a chiave pubblica-privata di livello bancario, perciò l’architettura della blockchain è una delle strutture informatiche più sicure mai realizzate.
La sicurezza della blockchain dipende infatti da molti fattori diversi, per cui sarà necessario porre l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali:

  • Crittografia a due fasi: ogni transazione è regolata da due chiavi, una pubblica e una privata, che consentono a tutti di verificare tali transazioni, ma che solo i proprietari hanno il potere di utilizzare.
  • Struttura gerarchica della blockchain: ogni nodo può compiere transazioni solo con un numero ben specifico di altri nodi.
  • Prova di lavoro o possesso: attività e transazioni sono validate dai miners o validatori, che calcolano un hash in particolare, che dipende solo ed esclusivamente dal contenuto del blocco. In questo modo, qualsiasi contraffazione, ne comprenderebbe una modifica.
  • Hash di blocco, o struttura a blocchi: questo hash è riportato nell’header del blocco successivo, cosa che rende praticamente impossibile la violazione di un blocco, senza invalidare tutti i quelli successivi.
  • Trasparenza del software e autoregolamentazione: le transazioni avvengono “alla luce del sole” e tutti i nodi ne sono informati.

A livello normativo, siamo ancora agli inizi della regolamentazione, ma in campo di autenticazioni, sono già in atto alcune leggi.
Il regolamento europeo IDAS910/2014, stabilisce la firma elettronica come marcatura temporale della blockchain, e suggerisce anche l’impiego di SPID, identità digitale, per garantire l’accesso a livello europeo ai servizi.